Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 15.02.2017 il Decreto 13 ottobre 2016, n. 264 del Ministero dell’Ambiente recante “Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti”.

Il regolamento, al fine di assicurare maggiore uniformità nell’interpretazione e nell’applicazione della definizione di rifiuto, definisce alcune modalità con le quali il detentore può dimostrare che sono soddisfatte le condizioni generali di cui all’articolo 184-bis (Sottoprodotto) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

Nell’allegato 1 del DM n. 264/2016 è riportato, per specifiche categorie di residui produttivi, un elenco delle principali norme che regolamentano l’impiego dei residui medesimi, nonché una serie di operazioni e di attività che possono costituire normali pratiche industriali, alle condizioni previste dall’articolo 6.

Il decreto si applica ai residui di produzione, mentre restano ferme le disposizioni speciali adottate per la gestione di specifiche tipologie e categorie di residui, tra cui le norme in materia di gestione delle terre e rocce da scavo.

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