Una sentenza della Cassazione ha stabilito che “l’addizionale provinciale alle accise sull’energia elettrica va disapplicata“.
La conseguenza è che le somme effettivamente versate a suo tempo a tale titolo sono state ingiustamente percepite e sussiste, quindi, la possibilità di domandarne la restituzione.
A tale scopo, l’Associazione ha consultato uno Studio legale il quale ha manifestato la propria disponibilità ad assistere le aziende nella richiesta di rimborso delle somme suindicate.
Tale Studio chiede un corrispettivo in misura percentuale sulle somme restituite.
Lo Studio si riserva, tuttavia, sulla base della documentazione acquisita, se vi possa essere convenienza ad agire per la restituzione.
A tale scopo, per una prima disamina in relazione alla possibilità di ottenere il rimborso, occorre inviare copia delle fatture del 2010 e 2011 ad uno dei seguenti indirizzi:

L’Ufficio Affari Generali (tel. 045-8102001) e lo Studio De Martin (tel. 335-6454866) sono a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e, nel contempo, si ricorda la necessità di una tempestività delle decisioni in quanto, a prescindere dai termini di legge per la prescrizione decennale, lo Stato potrebbe decidere di bloccare le richieste di rimborso in quanto le Province dovranno restituire alle aziende ingenti capitali.

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