Con comunicazione formale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico del 17 febbraio u.s. è stato richiesto a Confimi Impresa di esprimere un parere in merito all’adesione italiana al brevetto europeo con effetto unitario e al Tribunale Unificato dei Brevetti, sottoscritto dall’Italia nel febbraio 2013.

Tale parere è stato fornito nella giornata del 18 febbraio a firma del Presidente Agnelli (lettera qui allegata).

Premessa: il sistema giudiziario del brevetto con effetto unitario assegna il potere di decidere le cause a tre corti centrali in Francia, Germania e Inghilterra. Gli imprenditori degli altri Paesi (fra i quali l’Italia se aderirà al nuovo sistema), saranno quindi giudicati dai giudici di quei tribunali all’estero. I giudici in loco potranno quindi emettere sentenze di condanna e provvedimenti d’urgenza di blocco della commercializzazione e sequestro dei beni in un processo che obbligherebbe l’imprenditore italiano accusato di contraffazione a difendersi all’estero in una lingua straniera anche per atti compiuti in Italia.

Es: aderendo all’accordo può accadere che un’impresa italiana che vende i suoi prodotti in Germania (anche non direttamente ma solo con un distributore locale) sia citata per contraffazione davanti ad una Corte che ha sede in Germania e che potrà disporre sanzioni, fra cui il blocco della produzione e della vendita e il sequestro dei prodotti, per tutti i paesi aderenti all’accordo (e quindi anche per l’Italia). La causa si svolgerà in tedesco, il diritto applicato non sarà quello italiano e la decisione sarà in tedesco. Si stima inoltre che per l’imprenditore italiano i costi legali aumenterebbero dalle cinque alle trenta volte.

Oppure il contrario: il brevetto di un imprenditore italiano che viene copiato o utilizzato in maniera fraudolenta da un imprenditore francese, tedesco, e inglese, costringerà l’imprenditore italiano a difendersi nelle corti sopra indicate.

Per questo motivo a difesa del nostro tessuto imprenditoriale, in questo caso ancora più marcatamente a difesa delle piccole e medie imprese, rispetto alle tre opzioni proposte:

Opzione 1: Parere favorevole all’adesione dell’Italia alla cooperazione rafforzata in materia di brevetto unitario (Regolamento UE 1257/2012 e Regolamento UE 1260/2012) e conseguentemente supporto alla ratifica da parte dell’Italia dell’Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti (TUB) sottoscritto dall’Italia nel febbraio 2013;

Opzione 2: Parere sfavorevole all’adesione del brevetto unitario, ma favorevole alla sola ratifica dell’Accoro sul TUB;

Opzione 3: Parere sfavorevole sia all’adesione del brevetto unitario che alla ratifica dell’Accordo sul TUB

Confimi Impresa ha sottolineato senza indugi l’opzione 3.