Bando per il finanziamento di progetti miranti al welfare familiare aziendale
Presidenza del consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia

SOGGETTI PROPONENTI
Potranno presentare domanda di finanziamento le imprese aventi almeno 50 lavoratori assunti a tempo indeterminato non sottoposte a liquidazione.

INVESTIMENTO E FINANZIAMENTO
La richiesta di finanziamento su spese da sostenere deve essere compresa tra 500.000 euro e 1.500.000 euro. L’azienda dovrà contribuire ai costi del progetto con un cofinanziamento (non rimborsabile) pari al 20% del totale importo richiesto, quindi tra i 100.000 e i 300.000 euro. Il cofinanziamento potrà essere dimostrato anche in risorse umane e beni/servizi messi a disposizione dal soggetto proponente.

PROGETTI
Il bando prevede la realizzazione di progetti di welfare aziendale che consentano ai datori di lavoro di sviluppare azioni in favore dei propri lavoratori venendo incontro ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie. Le proposte progettuali devono prevedere azioni che affrontino una o più delle seguenti sfide sociali riguardanti il rapporto tra la famiglia e l’attività lavorativa:

  • crescita della natalità
  • riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne
  • incremento dell’occupazione femminile
  • contrasto all’abbandono degli anziani
  • supporto della famiglia in presenza di componenti disabili
  • tutela della salute

La realizzazione delle attività progettuali deve essere svolta in via esclusiva dal soggetto proponente; l’affidamento a soggetti terzi è ammesso solo laddove il soggetto proponente non sia in possesso delle competenze necessarie a svolgere tutti gli interventi progettati.

TIPOLOGIA DI AZIONI
Le proposte progettuali potranno riguardare una o più delle seguenti azioni purché coerenti tra loro:

  • Flessibilità oraria e organizzativa: istituzione di banche del tempo, lavoro da remoto, introduzione di part time, nuove assunzioni a termine, introduzione di permessi e congedi retribuiti
  • Promozione e sostegno della natalità e della maternità: contributi economici aggiuntivi dal datore di lavoro per incentivare e sostenere la natalità e maternità, iniziative formative per la ripresa dell’attività lavorativa
  • Interventi e servizi: servizi di supporto alla famiglia (creazione di asili/scuole aziendali, contributi economici per baby sitting o spese di istruzione dei figli, assegni per figli con disabilità), tutela della salute (introduzione di forme aggiuntive di assistenza sanitaria a carico dell’azienda) , Caregivers (introduzione di specifiche azioni di supporto economico per lavoratori che assistono familiari anziani e disabili) , Time saving (introduzione di strumenti volti ad agevolare i lavoratori alla gestione delle incombenze quotidiane quali servizi di maggiordomo aziendale, meccanico aziendale, lavanderia e stireria aziendali…) , Mobilità (introduzione a titolo gratuito di servizi di trasporto aziendale, servizi di car sharing etc… )

CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
Al progetto deve essere allegata una relazione sulle attività in materia di conciliazione famiglia-lavoro svolte dal soggetto proponente negli ultimi due anni.

SCADENZA
Le proposte progettuali dovranno essere inviate entro il 15 ottobre 2019.

Per avere maggiori informazioni scrivere a bandi@apiverona.net

Scarica la circolare in pdf.