Informiamo le Aziende associate che il Governo, con due recenti Decreti straordinari destinati alle imprese a forte consumo di energia, ha cercato di compensare i rincari eccezionali dei prezzi di energia e gas che stanno mettendo in difficoltà il sistema imprenditoriale italiano.

L’articolo 15 del D.L. 4/2022 (Decreto Sostegni ter), prevede un credito d’imposta destinato alle imprese c.d. energivore, individuate dal Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 21.12.2017, i cui costi per kWh della componente energia, calcolati sulla base della media dell’ultimo trimestre 2021, hanno subito un incremento superiore al 30% relativo al medesimo periodo dell’anno 2019.

Ricordiamo, a tale proposito, che il Decreto Mise 21.12.2017 ha ridefinito la disciplina delle agevolazioni per imprese cosiddette energivore (soggetti con consumi di energia elettrica pari ad almeno 1 Gwh/anno).

Le aziende facenti parte del CON.S.I.M. (Consorzio Servizi Industrie Manifatturiere) non rientrano in questa casistica in quanto il prezzo è diminuito e non incrementato.

Ai sensi dell’art.3 del citato D.L., possono beneficiare degli incentivi, come il credito d’imposta, le imprese a forte consumo energetico che operano nei settori dell’allegato 3. 3. 5 delle Linee guida europee (trattasi dei settori Manifatturieri e Minerari).

Il credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24, spetta nella misura del 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022.

Dal secondo trimestre 2022 in poi, in base all’articolo 4 del D.L. 4/2022, sarà possibile ottenere il credito d’imposta anche per le imprese non energivore ma con potenza superiore ai 15 kW.

Il contributo introdotto dall’articolo 4 del D.L. 17/2022 spetta anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta dalle imprese di cui sopra e dalle stesse autoconsumata nel secondo trimestre 2022.

Da ultimo, l’articolo 5 del già citato D.L. introduce un credito d’imposta a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

L’incentivo spetta qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS), pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Si considerano “imprese a forte consumo di gas naturale“ quelle che operano in uno dei settori di cui all’allegato 1 del Decreto del Ministro della Transizione Ecologica 21.12.2021 n. 541, con consumi, nel primo trimestre solare dell’anno 2022, di un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al 25% del volume di gas naturale indicato nell’articolo 3, comma 1 del medesimo Decreto (almeno 23.645,5 Smc), al netto dei consumi di gas naturale impiegato in usi termoelettrici.

Per quanto poi riguarda il tris di crediti d’imposta descritti si precisa che:

  • non si applica il limite annuale di 250.000 euro riferito ai crediti da esporre nel quadro TU del Modello Redditi ed il limite di 2 milioni di euro per le compensazioni orizzontali dei crediti;
  • non concorrono alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile IRAP e non rilevano ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e della determinazione della quota delle altre spese deducibili;
  • sono cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.

Lo studio di Massimo De Martin, consulente dei Gruppi d’Acquisto dell’Associazione, si rende disponibile a supportare le aziende nelle pratiche necessarie per verificare la possibilità di ottenere il credito d’imposta di cui sopra e nel conteggio e verifica del credito di cui possono godere.

Il costo della pratica ammonterebbe a 250 euro (qualora l’importo del credito d’imposta fosse inferiore ai 1.700 euro/trimestre verrebbe chiesto un contributo non superiore al 15% dell’importo recuperato dalle aziende al fine di non pesare sugli attuali costi).

Le modalità attuative per la preparazione dei documenti verranno concordate di volta in volta con il singolo socio API.

Allo scopo di illustrare meglio quanto sopra evidenziato, si organizza un webinar in data

7 aprile 2022 alle ore 10.00

Modalità d’iscrizione: La partecipazione, previa iscrizione on-line – clicca qui per iscriverti, è gratuita e una volta effettuata l’iscrizione verrà inviato alla propria email il link per poter accedere al webinar.

Scarica la circolare in pdf.